mercoledì 11 agosto 2010

L'interrogazione di Nello Musumeci
"LA DESTRA" CONTRO IL GOLF A IS ARENAS
per Nello Musumeci "dune distrutte"


Pochi lo sanno, ma anche la Destra (con i soli Verdi e ambientalisti) si è schierata (formalmente e in maniera inequivocabile) contro il contestatissimo campo da golf di Is Arenas (e annessi Hotel-residence) a Narbolia (provincia di Oristano) in Sardegna. Stiamo parlando ovviamente de "La Destra" di Francesco Storace, il partito che sostiene Berlusconi e che sta per stringere una nuova alleanza elettorale con il Presidente del Consiglio.Dopo l'uscita di scena di Fini dal PDL l'ex ministro ed ex governatore Storace mira di fatto a rimpiazzarne il ruolo nel partito del Premier.Un'eccezione "ambientalista" quella de "La Destra" su Is Arenas, una posizione solitaria (che sostanzialmente ricalca quanto detto sempre da Verdi e Ambientalisti), che merita però di essere conosciuta:
questo il sito dove la si può leggere http://www.nellomusumeci.it/?p=474

La chiara dichiarazione sul campo da golf dell'oristanese è quella espressa in un' interrogazione dal Parlamentare Europeo Nello Musumeci.
"Le dune di Is Arenas-scrive l'esponente della Destra- rischiano di essere spazzate via dalla costruzione di un villaggio turistico e di un campo da golf", ma già il titolo dell'atto parlamentare era esplicito: "distruzione delle dune di Is Arenas".
Da precisare che storicamente la destra ufficiale, Forza Italia e Alleanza Nazionale prima, il PDL poi, sempre e in ogni occasione, hanno sostenuto il progetto del villaggio immobiliare di Is Arenas.Villaggio e campo da golf per il quale il nostro paese l'Italia è stato recentemente condannato (il 10 giugno scorso) dalla Corte Europea di Giustizia. Qui a questo link potete leggere l'intera sentenza, secondo la quale le autorizzazioni concesse dalle autorità locali (comune di Narbolia e Regione Sardegna) per realizzare hotel, residenze e campo da golf, hanno violato le normative ambientali esistenti (direttiva Habitat).
Un caso clamoroso, internazionale, quello di Is Arenas che ha visto negli ultimi trenta anni anche l'appoggio trasversale al progetto della srl, di gran parte della sinistra storica PCI-Pds-Ds.Ecco il testo integrale dell'interrogazione di Musumeci.
16 Marzo 2009
INTERROGAZIONE SCRITTA E-7001/08

Nello Musumeci alla Commissione
Oggetto: Distruzione delle dune di Is Arenas (Sardegna)
Le dune di Is Arenas, ubicate nel Comune di Narbolia (Sardegna), tra le ultime rimaste in Europa, rischiano di essere spazzate via dalla costruzione di un villaggio turistico e di un campo da golf.
Qualora l’impianto turistico in questione venisse davvero realizzato, assisteremmo nuovamente allo sfregio di un tesoro naturale del Mediterraneo
– catalogato peraltro dalla Commissione europea come “sito di importanza comunitaria” (Sic) – con il conseguente rischio di perdere rare specie animali e floreali che caratterizzano le dune e le spiagge di Is Arenas.
L’interrogante è al corrente del fatto che la Commissione ha adito la Corte di giustizia delle Comunità europee al fine di denunciare l’Italia per la violazione della direttiva 92/43/CEE (1) relativa alla conservazione degli habitat della flora e fauna selvatiche.
1. Può dire la Commissione se vi sono altri casi di deturpazione di siti di importanza comunitaria in Italia portati davanti alla Corte europea di giustizia?
2. Ritiene essa opportuno creare uno speciale corpo europeo, alla diretta dipendenza della Commissione, avente lo scopo di vigilare sulle zone “Sic” e di proteggerle da eventuali irreparabili danni conseguenti all’irresponsabile attività dell’uomo?
(1)GU L 206 del 22.7.1992, pag. 7.


(nel video una ricostruzione del caso Is Arenas golf)
All'interrogazione è stata data risposta dal Commissario Dimas.

Nel corso degli anni la Commissione ha affrontato il problema dell’inosservanza da parte delle autorità italiane della direttiva 79/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici (la “direttiva uccelli”) (1) e della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (la “direttiva habitat”) (2) avviando numerosi procedimenti d’infrazione che, in alcuni casi, hanno portato a ricorsi dinanzi alla Corte di giustizia europea (CGCE).
Si possono citare, ad esempio, due sentenze del 2007 pronunciate dalla CGCE nei confronti dell’Italia nelle cause C-304/05 (infrastrutture sciistiche a Santa Caterina Valfurva, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio) e C-388/05 (infrastrutture industriali a Manfredonia, Puglia). Entrambe le cause riguardano progetti situati all’interno di siti Natura 2000 che erano stati autorizzati dalle autorità italiane in violazione della normativa comunitaria in materia di tutela della natura. I relativi procedimenti ex articolo 228 del Trattato CE sono tuttora in corso e saranno portati avanti fino alla piena e integrale esecuzione delle sentenze della Corte.
Il Trattato CE affida alla Commissione il ruolo di “Custode del Trattato” ed è in tale veste che la Commissione avvia i procedimenti d’infrazione nei confronti di Stati membri quando, fra l’altro, viene ignorato l’obbligo di evitare la deturpazione dei siti Natura 2000 (obbligo prescritto dalle direttive di cui sopra). Tuttavia, ai sensi della normativa europea in materia di tutela della natura, così come in tutti gli altri settori del diritto comunitario, è principalmente responsabilità degli Stati membri garantire la corretta applicazione della legge, che in questo caso prevede la sorveglianza dello stato di conservazione delle specie e degli habitat protetti, nonché il dovere di fornire un livello di tutela adeguata dei SIC.
Ciò premesso, non è al momento prevista l’istituzione di un speciale organismo europeo posto sotto la responsabilità della Commissione, con il compito di monitorare gli SCI in Europa e garantirne la tutela contro i danni derivanti dalle attività umane.
(1)GU L 103 del 25.4.1979.(2)GU L 206 del 22.7.1992.

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