giovedì 8 luglio 2010

Interrogazione del deputato PD Caterina Pes
GOLF A NARBOLIA: CHI PAGA LA CONDANNA EUROPEA ?
sanzione di 9 ML di €

Il deputato del Partito Democratico (Pd) Caterina Pes ha presentato la seguente
Interrogazione a risposta scritta 4-07930
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=27043&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27+%7C+%27CAMERA%27Testo integrale.

Al Presidente del Consiglio
Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio del mare
Al Ministro delle Politiche comunitarie


Premesso che:

- Il sito “Is Arenas” appartiene alla regione biogeografia mediterranea e si estende per 1283 ettari nella provincia di Oristano, precisamente nei comuni di Cuglieri, Narbolia e San Vero Milis;
- È stato proposto come SIC nel maggio del 2005 ed iscritto nel relativo elenco con decisione della Commissione 2006/613/CE; ;
- nel 2000 la Commissione, dopo essere venuta a conoscenza del progetto per realizzare un complesso alberghiero e residenziale con campo da golf, ha segnalato all’Italia la violazione della direttiva “habitat”;
- in seguito a tale segnalazione sono state quindi sospese le procedure di autorizzazione e i lavori di realizzazione del progetto immobiliare, anche se la realizzazione del campo da golf autorizzata nel 1999 dal comune di Narbolia, era ormai terminata;
- in seguito ad una valutazione delle incidenze, il comune di Narbolia ha autorizzato il progetto del complesso turistico;
- nel 2004 la Commissione ritenendo che la valutazione delle incidenze non fosse stata effettuata correttamente ha inviato una lettera di diffida complementare;
- nel 2007 è stata inviata una nuova diffida in quanto “i lavori continuavano sulla base del progetto originario in violazione della direttiva “habitat”;
- la Corte di Giustizia Europea, con sentenza Sez.IV, 10 giugno 2010 nella causa C-491-08, ha condannato l’Italia per non aver protetto in modo adeguato il sito di interesse comunitario di Is Arenas (Oristano);
- nella sentenza del 10 giugno 2010 si legge:“ la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi che le incombono in forza della direttiva “habitat” non avendo adottato, prima del 19 luglio 2006, misure idonee a proteggere l’interesse ecologico del sito proposto e, dopo il 19 luglio 2009, misure appropriate al fine di evitare il degrado degli habitat naturali per i quali il sito è stato designato”;
- nella stampa locale (“L’Unione Sarda”, 12 giugno 2010) il sindaco di Narbolia dichiara che “il Commissario (Europeo) potrebbe anche non applicare la sanzione di nove milioni di euro” ;
- si legge inoltre, nello stesso articolo di stampa che “la società che in questi anni ha realizzato un complesso ricettivo articolato e un impianto da golf non ritiene di essere coinvolta nella sentenza europea”;

Per sapere se:
- il Presidente del Consiglio e i Ministri interrogati sono a conoscenza di quanto esposto in premessa;
- quali iniziative si intende assumere per evitare l’apertura di una nuova procedura d’infrazione del diritto comunitario con conseguente e scontata condanna pecuniaria contro il nostro Paese, gravante ancora una volta sul Bilancio dello Stato.
On.Caterina Pes
fine testo integrale

-depositato alla Camera dei Deputati il 7 luglio 2010-

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